Recensione Stilografica Parker Inflection Black GT Fine

1) Prime impressioni
Ho comprato questa Parker da un venditore inglese su ebay dal quale ho comprato anche altre Parker di fascia bassa tutte ad ottimi prezzi. Questa penna mi aveva attirato oltre che per il costo anche per la sua classica eleganza e per il suo pennino blindato. La spedizione è stata abbastanza veloce e la penna, con la classica scatola Parker per le penne economiche, è arrivata in perfette condizioni. La penna, come tutte le Parker, ha una garanzia a vita, e mi fu fornita insieme a due cartucce di inchiostro Quink Parker. Di primo acchitto mi sembrò bella e confortevole.

Parker Inflection Black GT Fine capped (by andrea=netnemo)2) Estetica e rifiniture
La penna è nera e lucida con particolari dorati quali il pennino, un anello di separazione tra le due sezioni, la clip e una decorazione alla fine del cappuccio. La penna è assemblata molto bele con quell’attenzione ai dettagli tipica delle Parker anche di fascia bassa, convicono l’utilizzatore ad aggiornarsi vero l’alto. L’unico neo lo si riscontra nell’anellino tra le due sezioni che si è parzialmente ossidato con l’uso. Nel complesso la penna appare migliore della sua foto su Ebay.

3) Design, dimensioni e peso
A giudicare dai riflessi metallici interni al corpo la penna sembrerebbe in metallo mentre l’impugnatura è sicuramente in plastica e lo si vede sia dal riflesso della luce sulla superficie sia dal filetto dello stampo. La forma della penna è molto particolare in quanto l’estremità del tappo sembra richiamare la blindatura del pennino il tutto reso armonioso dalla speciale clip un po’ diversa dalla classica freccia Parker per via del “piumaggio” in plastica nera integrato quasi nel tappo. Rimosso il tappo l’estremità del corpo è quasi piatta almeno tale da non consentire alla penna di stare in piedi da sola. Nel complesso tale penna è molto comoda anche quando si tiene il tappo in mano ma ovviamente è meno bella. Le dimensioni sono nella media e in dettaglio sono in mm: chiusa 136, senza cappuccio 122, aperta con cappuccio, 150, lunghezza corpo 75, diametro corpo 11,5, lunghezza cappuccio 58,5, diametro cappuccio 12, lunghezza impugnatura 38, diametro impugnatura 10,5, lunghezza pennino 13, ampiezza pennino 6, peso 18,3 gr.

Parker Inflection Black GT Fine cap posted (by andrea=netnemo)4) Design e performance del pennino
Il pennino, di misura fine, è in acciaio dorato. Al momento dell’acquisto scelsi fine per via del fatto che volevo un tratto che non mi consumasse subito l’inchiostro della cartuccia. In realtà poi il tratto che ne deriva è una via di mezzo tra un fine e un medio. C’è da dire che scorre che è una bellezza senza grattare su nessun tipo di carta e l’inchiostro fluisce bene senza abbondare. La forma del pennino è particolare in quanto è di tipo blindato e quindi si vede solo la parte più esterna. E’ di tipo rigido e a parte il fatto che l’inchiostro secca velocemente e non tiene lunghi periodi di inattività della penna, mi soddisfa parecchio. Il sistema di capillarizzazione è in plastica ma nn lamellare anche se mi pare di vedere un buchetto per l’aria alla sua base. Non ho provato a svitarlo per paura di romperlo o di disallineare il pennino con l’impugnatura ma dalla forma conica di quest’ultima sembrerebbe un’operazione non facile. Fino ad ora, nonostante l’inchiostro di scarsa qualità, non ha mai saltato un tratto nemmeno sull’unto delle mani e quindi mi ritengo completamente soddisfatto per brevi periodi di utilizzo o comunque senza pause.

5) Sistema di ricarica
Questa penna funziona a cartucce o a converter ed entrambi possono essere di tipo lungo ma devono essere del tipo Aurora/Parker compatibili. L’unico vantaggio del converter è la possibilità di usare inchiostri che non si trovano in cartuccia anche se poi le cartucce sono molto più pratiche per penne come questa. Purtroppo per vedere se l’inchiostro sta finendo bisogna svitare il corpo.

6) Costo / Valore
La penna, comprata il 29 gennaio 2006, fu pagata EUR 12,90 più EUR 4,50 per spedizione e imballaggio, un costo totale comunque inferiore al suo prezzo di listino di EUR 25,00. L’ho comprata nuova da un venditore inglese su Ebay ed è comunque fornita di garanzia a vita come tutte le Parker. Per quello che l’ho pagata vale sicuramente i soldi spesi e si colloca nelle basse posizioni della mia collezione sicuramente solo per il suo valore, perché la sua bellezza la fa sembrare superiore. Peccato che quell’utente non sia più registrato su Ebay perché ho fatto ottimi affari con lui e se potessi gli farei pubblicità.

7) Opinione complessiva e conclusioni
Nel complesso mi sono trovato molto bene tranne il piccolo problema dell’inchiostro che si secca se la penna rimane inutilizzata a lungo. Si colloca in basso nella mia collezione ma la penna sembra essere più di quello che vale. Ci sono altre colorazioni ma non rendevano altrettanto bene come nero e dorato per cui se dovessi tornare indietro la ricomprerei uguale. Sicuramente la consiglio a chi vuole sfoggiare una penna fuori dal comune, non vuole spendere pochissimo ma neanche tanto e ha le mani non troppo grandi.

Recensione Stilografica Stipula Vedo Turquoise Fine

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine capped (by andrea=netnemo)1) Prime impressioni
Quando comprai questa penna non avevo neanche una Stipula nella mia collezione, perché oltre a voler rimanere in una fascia di prezzo medio-basso, il costo delle Stipula era per me proibitivo. Per cui quando la vidi su ebay a poco meno di Eur 70 comprese le spese di spedizione, ovvero circa la metà del prezzo di listino, la presi al volo, attratto anche dalla colorazione particolare e dal caricamento a pistone. Fu un ottima scelta sia per la qualità complessiva sia per la colorazione oggi non più disponibile. Il venditore era un privato ma spedizione e imballaggio furono eccellenti. La scatola era quella tipica delle Stipula di fascia bassa e ovviamente, avendo comprato da un privato, la penna era priva di garanzia e di qualsiasi omaggio.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine capped (by andrea=netnemo)2) Estetica e rifiniture
Pur essendo, almeno per allora, un modello entry level per le penne a pistone della Stipula, la penna è assemblata e progettata alla perfezione, senza sbavature o imperfezioni. La penna è color turchese lucido con riflessi iridescenti e il suo nome gli è dato dal colore e dal fatto che il serbatoio è in plastica trasparente per intero e si “vede” tutto l’inchiostro caricato. La penna nel complesso appare molto robusta e lo è di sicuro visti i 3 anni di utilizzo intenso. La foto su ebay non poteva assolutamente renderle giustizia per via dell’iridiscenza e quindi oggi più che mai sono soddisfatto della qualità e infatti ho continuato a comprare penne Stipula che a tutt’oggi è la mia marca preferita.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine cap posted (by  andrea=netnemo)3) Design, dimensioni e peso
La penna è in acrilico colorato eccetto per il serbatoio che è perfettamente trasparente. La forma è di tipo classico con le estremtià leggermente bombate. Il cappuccio, pur essendo ad avvitamento per la chiusura, non si avvita sul retro quando si scrive pur rimanendo ben saldato. Da notare come il pomello che muove il pistone ruoti sulla stessa posizione senza sollevarsi, contrariamente a come fanno le Pelikan. La penna si impugna bene nella mia piccola mano, questo grazie anche al fatto che l’impugnatura, pur essendo liscia, ha una forma ergonomica che ne facilita l’utilizzo. La clip del cappuccio ha la classica forma delle Stipula ed è sormontata da una fogliolina, simbolo della Casa. Di dimensioni medie è ben bilanciata con e senza cappuccio. In dettaglio le sue dimensioni sono in mm: chiusa 128, stappata senza cappuccio 120, stappata con cappuccio 148, lunghezza corpo 75, diametro corpo 13,5, lunghezza cappuccio 58, diametro cappuccio 15, lunghezza impugnatura 27, diametro impugnatura 12. La penna pesa gr. 24.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine nib detail (by andrea=netnemo)4) Design e performance del pennino
Il pennino ha un tratto misura 5 e quindi dovrebbe essere un fine. La sua lunghezza è di mm 19 mentre ha un’apertura alare di mm 6. E’ completamente in metallo cromato ed è rigido. All’atto dell’acquisto non c’era possibilità di scelta e quindi non mi rimaneva che sperare fosse buono. Rispetto alle altre penne però non sembra essere un tratto fine bensì un tratto medio. Non ho mai avuto alcun problema con questo pennino, su nessun tipo di carta e con alcun inchiostro, che scorre bene e si secca solo dopo molte ore stappata. Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine feed detail (by andrea=netnemo)Qualcuno potrebbe cosiderare il flusso troppo abbondante ma tutto dipende dalla carta utilizzata. Il sistema di capillarizzazione è in plastica multilamellare fino a poco sotto della massima apertura alare del pennino. Questo si può rimuovere svitandolo insieme al pennino per facilitarne la manutenzione. Sono molto soddisfatto di questo pennino, che fa salire di molti punti la mia considerazione per i pennini di acciaio.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine barrel and nib detail (by andrea=netnemo)5) Sistema di ricarica
Come anticipato al punto (1), la penna fu scelta per via del sistema di ricarica a pistone. La quantità di inchiostro contenuto è nella media delle Pelikan di fascia media. Dopo aver provato la ricarica a pistone di questa penna, anche con il calamaio da viaggio Visconti, me ne sono innamorato e oggi, se posso, scelgo penne con caricamento a pistone.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine barrel detail (by andrea=netnemo)6) Costo / Valore
La penna fu pagata 50 euro più 18 euro di spese di spedizone ma ero riuscito a farmi fare uno sconticino di 20 euro dal prezzo originale. All’epoca il prezzo di listino era intorno ai 100 euro; adesso per i colori disponibili (rosa, blue scuro, rosso e nero) il prezzo è di 140 euro e quindi per questa penna il valore è anche superiore essendo fuori produzione. Venne comprata da un privato italiano che la vendeva su ebay nel gennaio 2007 e ovviamente senza garanzia. Non posso dire se fosse nuova al momento dell’acquisto ma di sicuro era in condizioni perfette. L’acquisto fu un vero affare e un ottimo investimento. Visto l’evolversi della mia collezione ma anche l’aumentare del valore della penna, questa si colloca in una posizione medio-alta.

Stipula Vedo Turquoise Blue CT Fine cap detail (by andrea=netnemo)7) Opinione complessiva e conclusioni
In generale sono stato e sono tuttora assai soddisfatto di questa penna tant’è che l’ho usata quasi ininterrottamente per tre anni. Dal pubblico in genere viene sottovalutata per via del pennino in acciaio il cui costo di ricambio è di appena 5 euro eppure ha una scorrevolezza che raramente si trova in penne entry level. Successivamente ho comprato altre Stipula dopo l’ottima esperienza con questa penna e mi sono anche aggiudicato il cofanetto in edizione limitata della Stipula Vedo Nera Onice con pennino stub e Roller e avendola presa da Giardino Italiano o ricevuto una bottiglia di inchiostro Stipula in omaggio. Quindi considerando questa recensione non solo consiglio ad altri la Stipula Vedo, ma in generale tutte le Stipula.

Recensione Stilografica Sailor 1911 Standard Size Black GT Medium

Sailor 1911 Standard Size Medium box (by andrea=netnemo)1) Prime impressioni
Fu un successo lavorativo che mi spinse a premiarmi con una nuova penna stilografica il 25 marzo 2009. Mi trovavo a Torino e sapevo che vicino all’ufficio c’era uno dei più antichi e famosi negozi di penne stilografiche d’Italia, Torino Penna. C’ero già stato in passato così senza indugio mi sono diretto lì. Volevo una penna speciale, elegante ma al tempo stesso non facile da trovare. La titolare del negozio, una signora molto gentile esperta e competente, mi suggerì due penne ed una di queste era proprio questa Sailor 1911. Mi piacque subito appena la vidi, nera, lucente con la sua eleganza dai particolari dorati. La scatola era classica ma insieme alla penna c’era anche un converter e il libretto di manutenzione e garanzia.

Sailor 1911 Standard Size Medium posted (by andrea=netnemo)2) Estetica e rifiniture
La penna è nero lucido con particolari placcati oro ed è perfetta nell’assemblaggio e nella fattura senza alcuna sbavatura. In generale la penna appare molto elegante e, anche se le dimensioni sono “standard”, molto solida. L’impugnatura è liscia ma la penna non scivola dalla mano.

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Recensione: Ristorante “Taverna Greca” a Torino

Sono a Torino ormai dal 5 gennaio 2009 per questioni lavorative e anche se la stanza del residence dove alloggio è dotata di una piccola zona cottura, i fornelli oltre ad essere elettrici sono anche molto vicini all’armadio dove ci sono le camicie. Per cui cerco di cucinare in camera il meno possibile al fine di evitare caldo inutile e puzza sui vestiti e mi limito solo a quando non sto bene e comunque solo a cucinare pasta/minestra. Di conseguenza è per me molto importante mangiare bene e sano, sia a pranzo che a cena, in modo da avere energie sufficienti per lavorare, un apporto nutritivo equilibrato e non essere appesantito dal cibo. Ho trovato infatti che la cucina Torinese è per me un po’ pesantina, con pizzerie che fanno grande uso di olio sulle pizze e pietanze molto fritte. Girando per i dintorni dell’albergo la sera del 18 gennaio, sono andato alla ricerca di un ristorante che non fosse pizzeria e dopo meno di 10 minuti sono incappato in questo ristorante greco in Via Monginevro 29 a Torino. Al che ho pensato che sicuramente non era cucina torinese e che valeva la pena provare, al massimo non ci sarei più tornato.

Il nome del ristorante è “Taverna Greca” (Ελληνική Ταβέρνα) e anche se all’epoca il ristorante aveva appena aperto e per alcuni giorni sono rimasto l’unico cliente italiano (i greci hanno subito sparso la notizia) sia il titolare e capo cuoco Ilia Jerasi (Ηλεία) che l’altro cuoco Christos (Χρήστος), sono stati subito gentilissimi spiegandomi i vari ingredienti e la preparazione di tutti i piatti, tant’è che ad oggi vado regolarmente a mangiare da loro in media 2-3 volte a settimana. Da quallo che mi ha detto Elias, fin’ora sono stato il cliente italiano più “vecchio” e più fedele.

Il locale si presenta molto bello, luminoso, solare ed accogliente, al contrario di quanto il nome taverna può far pensare all’italiano medio. Il servizio è competente e veloce.

Ho avuto modo di provare tutte le pietanze del menù, i vini sfusi, la birra greca, il retsina e soprattutto l’ouzo (ούζο) di fine pasto (da prendere liscio ma ghiacciato), ma anche il Metaxa (Μεταξά), un brandy greco. Sono sempre molto soddisfatto dopo che esco dal ristorante e non mi sono mai pentito. Anche la Mussaka (μουσακάς), che generalmente è molto pesante, viene fatta in modo particolare che non è ovviamente leggerissima ma per lo meno non è un mattone per lo stomaco. Tutti i secondi sono accompagnati da una pita divisa in quattro che serve per mangiare la salsa tzatziki (τζατζίκι) inclusa nel piatto insieme ad insalata verde, pomodori olive e patate al forno. Quindi in genere un secondo è un piatto completo. I prezzi sono molto buoni per piatti così pieni, genuini e gustosi, soprattutto se paragoniamo i listini di molti altri ristoranti a Torino. Quasi tutto quello che viene servito arriva direttamente dalla grecia e il tutto è  preparato e cucinato da loro stessi. Hanno anche una buona dotazione di vini locali piemontesi, di vini italiani e di vini greci famosi. Al momento della recensione non sono presenti primi o secondi di pesce, ma solo carni, formaggi, insalate e dolci.

I gestori sono così cordiali che ho finito per farci amicizia e quindi sono rimasto particolarmente contento quando hanno ricevuto un certificato di qualità da alcuni critici venuti presso di loro. A breve sarà esposto in bella vista, ma in realtà sono il passaparola e le recensioni di noi clienti abitudinari e non, la vera forza di questo ottimo ristorante. Ogni tanto, aggiungono qualche nuovo piatto al menù e sono previsti lavori di ampliamento delle cucine nel periodo di ferie estive (ma non è certa la notizia, in quanto tutto dipenderà dal flusso turistico).

Se siete Torinesi, e cercate un ristorante diverso dalla solita cucina ma sicuro dal punto di vista alimentare la “Taverna Greca” fa sicuramente per voi. Anche se siete in trasferta per turismo o lavoro questo ristorante è un’ottima scelta, visto che i cibi sono gustosi e mai pesanti.

Siccome il locale è molto ambito, per evitare di dover aspettare, Vi consiglio caldamente di prenotare cercando di rispettare il numero dei commensali dichiarato, al fine di non creare disagio a voi, agli altri clienti ed al personale.

Recensione Stilografica Pelikan M1000 Green Stripes Medium

1) Prime impressioni
La M1000 è stata il mio sogno fin da quando ho comprato la prima Pelikan, ma è sempre rimasto tale per via del prezzo proibitivo.
Mi ha sempre attratto il connubio tra maxi pennino, maxi dimensioni, leggerezza della penna e componenti interni in ottone. Per essere l’ammiraglia delle Pelikan è stata pagata poco su ebay e la spedizione da un privato tedesco è stata velocissima. Il pacco era perfetto ma la penna, non essendo venduta da un rivenditore ufficiale, mi è stata fornita senza la confezione deluxe che avrebbe avuto una boccetta di inchiostro ma con la scatola standard di cartoncino morbido esterno e cartone duro per quella interna. All’interno della scatola non era presente neanche il libretto di istruzioni manutenzione e garanzia e alla mia richiesta di spiegazioni il venditore si è affrettato a dirmi che avevo un anno di garanzia presso di lui ma che al 99.999% non ne avrei avuto bisogno. Comunque la penna è stata un regalo della mia ragazza e a caval donato non si guarda in bocca.
Nonostante ciò, l’impatto iniziale è stato per me molto emozionante e ancora oggi mi meravigliano molte sue caratteristiche e tenerla in mano mi da sempre belle sensazioni.

2) Estetica e rifiniture
Come per tutte le altre Pelikan da me possedute anche questa è perfetta o forse lo è ancor di più essendo l’ammiraglia. La penna è nella classica versione a righe verde semitrasparenti, con impugnatura pomello e cappuccio neri e particolari placcati oro 23Kt. E’ completamente lucidata a diamante e non ha sbavature di alcun tipo anche se le righe verdi non sono perfettamente parallele all’asse della penna.
Sono complessivamente molto soddisfatto della qualità di costruzione che ovviamente era impossibile capire dalle foto.

3) Design, dimensioni e peso
La penna è in acrilico lucidato a diamante. La forma è la classica delle Pelikan, a forma cilindrica con estremità bombate e sull’estremità del cappuccio c’è il simbolo Pelikan dorato. La clip ha la forma di un becco di pellicano con gli occhi vicino all’attaccatura. Sia alla base del cappuccio che alla base del pomolo dello stantuffo ci sono 2 fascette dorate che danno ancor più risalto alla maestosità di questa penna che dal vivo è molto più bella e piacevole di quanto mi potessi aspettare.
La grandezza della penna è over-size e infatti è lunga chiusa 146 mm, stappata 135 mm, aperta con cappuccio 177 mm, mentre il suo peso è di gr. 33.3. Il tappo da solo misura 70 mm. I diametri sono: impugnatura 12 mm, corpo 14.5 mm, tappo 15 mm.
Avendo la mano piccola per me la penna è più comoda senza tappo ma è utilizzabile anche con questo senza comprometterne il bilanciamento.

4) Design e performance del pennino
Il maxi pennino è in oro 18Kt bicolore e il suo tratto è medio. Ho scelto medio perché con la M200 ho potuto sperimentare che Fine fa durare troppo l’inchiostro della penna e visto quanto ce ne sta nella penna e che a me piace cambiare inchiostro ogni tanto e che ho anche grandi scorte di Pelikan 4001 Brilliant Black, in questo modo ho più possibilità anche di sperimentare nuovi inchiostri o di liberarmi di uno se mi annoia. Mi sembra comunque leggermente più grosso del tratto medio della M150. E’ assolutamente rigido e scorre bene su qualsiasi tipo di carta. Il flusso dell’inchiostro è leggermente abbondante ma non da trapassare il foglio di carta Quablock by Pigna, giusto quel tanto per il quale si rende necessario l’uso della carta assorbente quando si gira il foglio se non si vuole rimanere ad aspettare che l’inchiostro asciughi. Il sistema di capillarizzazione è il classico Pelikan a lamelle orizzontali in plastica che, vista la grandezza del pennino, sono molte e sottili. Il tutto è svitabile facilmente per sostituzioni, riparazioni o per una più facile pulizia della penna.
Come penna per biglietti di auguri, per diario e per lettere sono molto soddisfatto perché pur essendo grande il pennino è molto comodo. Purtroppo nei Moleskine la quantità di inchiostro che fuoriesce dal pennino trapassa leggermente il foglio e fa anche l’effetto peluria. Invece con la carta Ciak è perfetto. Misure pennino: lunghezza 26 mm, larghezza alare 9 mm.

5) Sistema di ricarica
La M1000 ha un sistema di ricarica classico a pistone ma la sua particolarità è quasi invisibile dal di fuori e consiste nel fatto che tutti i componenti sono in ottone massiccio e quindi praticamente indistruttibili.
La capacità della penna è notevole anche tolte le classiche tre gocce iniziali dopo il caricamento, ma visto il tratto medio grosso e il flusso un po’ abbondante, non dura poi tanto ma come ho già scritto, è un abbinamento che ho scelto personalmente e quindi mi sono soddisfatto.
Trovo che lo stantuffo scorra veramente bene senza alcun problema ed è interessante veder scendere velocemente e sensibilmente il livello delle boccette quando la penna si riempie.

6) Costo / Valore
Nonostante la penna mi sia stata regalata per il mio compleanno dalla mia fidanzata, so che il suo prezzo era di € 225.00, comprata su ebay da mundo_handel, rivenditore non ufficiale che fornisce un anno di garanzia presso di lui. L’acquisto è stato effettuato il 12 Giugno 2008, con € 15.00 di spese di spedizione.
Trovo strano che la Pelikan non fornisca una garanzia a vita per la sua ammiraglia. Altre case lo fanno dando così ancor più valore alla penna soprattutto nel grande mercato dei collezionisti. La mia ragazza si è trovata molto bene come acquirente e penso che abbia fatto un affare visto che la penna ha un prezzo ufficiale che è quasi doppio.

7) Opinione complessiva e conclusioni
Penso che la M1000 rimarrà a lungo la penna ammiraglia della mia collezione, non solo perché l’ho sempre sognata e poi mi è stata regalata dalla mia anima gemella ma anche perché è risultata molto migliore di quanto mi aspettassi al contrario di altre penne pagate anche di più.
Ad alcuni la colorazione a righe verdi può sembrare troppo vintage ma a me piace molto per via dell’effetto di semitrasparenza del meccanismo e dell’inchiostro.
Il sito Pelikan non riesce a trasmettere le emozioni che si provano impugnando questo gioiello, neanche con le foto della versione nera. So che esiste anche una versione con finiture e cappuccio in argento massiccio e si chiama M1050 ma non mi sarebbe piaciuta perché come ho potuto constatare con altre penne, l’argento scuro e ossidato ne rovinerebbe l’estetica.
Consiglio sicuramente l’acquisto, soprattutto se si trova ancora a questo prezzo.

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